Oggetti Anomini
Descrizione
Pier Giacomo Castiglioni ha collezionato Oggetti Anonimi nella sua vita portandoli nel suo Studio come strumenti di lavoro o collocandoli direttamente nella sua abitazione.
Riportiamo alcuni interessanti Oggetti unitamente ad una significativa citazione che lo riguarda.
Cit. “Le Marche, regione del mobile” – Ed. COSMOB 1988
Cestino milleusi
Acquistato dalla moglie di Pier Giacomo Castiglioni, Maria, alla Rinascente di Milano, è stato subito “requisito” dall’Architetto e inserito nell’allestimento della mostra “Colori e forme della casa d’oggi” di Villa Olmo a Como nel 1957.
Come riportato da riviste e testi specializzati, nella galleria di oggetti che hanno caratterizzato l’allestimento, “Il più coinvolgente e visitato“, come ricorda la figlia Giorgina, questo oggetto ha una particolarità: muta nella forma aprendolo e chiudendolo fornendo la possibilità di acquisire varie funzioni di uso.
Questo esempio vuole introdurre il capitolo degli oggetti anonimi, sempre presenti nella casa di Pier Giacomo Castiglioni, costantemente da lui individuati e collezionati.
Testimonianza di Giorgina Castiglioni - 13/05/2025
L’interesse verso oggetti di uso comune, reperibili ovunque e dalle caratteristiche spesso sorprendenti, è conseguenza di un atteggiamento analitico ed attento a quanto ci circonda.
A mia madre Maria, non è sfuggito infatti il “Cestino Milleusi“, tra i ripiani della Rinascente di Milano.
In quella giornata degli anni ’50, Pinina rincasò trionfante con questo strano oggetto che poteva assumere mille forme per mille usi.
Fu il “Primo Oggetto Anonimo Ufficiale” che scatenò in casa Pier Giacomo Castiglioni l’entusiasmo per la ricerca di oggetti curiosi, insoliti, trovati in modo attento e collezionati poi con avidità da mio padre per il suo Studio e la sua Abitazione.
Strumenti musicali
A sinistra la matita di mia mamma, e strumenti musicali in legno e bambù collezionati da Pier Giacomo Castiglioni.
↑ UNI A3